TRINCEA
Cammino
su cocci di bottiglia.
Affondo i piedi
dentro una terra
intrisa di sangue.
Salgo
tra i grattacieli
del mio niente.
Senza la memoria del tempo
lotto in una battaglia
dove mancano i fucili.
Passo e raccolgo
sul mio corpo
il destino di tante ferite
non rimarginate.
Eppure,
in mezzo a tante bandiere
di un'umanità sofferente,
canto ancora nel cuore
la mia gioia di essere uomo.
(Lo)